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mercoledì 24 aprile 2024

Gianni Prandi: green jobs, un’opportunità di sviluppo sostenibile

Aumenta tra gli italiani la considerazione data ai green jobs, ovvero le professioni che contribuiscono a salvaguardare il Pianeta: a rivelarlo è Gianni Prandi, fondatore e membro del CdA di Vidierre, in un articolo pubblicato su “L’Espresso”.

Gianni Prandi

Gianni Prandi: gli italiani riconoscono l’utilità dei green jobs

Gianni Prandi, fondatore e Consigliere di Amministrazione di Vidierre, ha commentato in un articolo uscito su “L’Espresso” i risultati di un’analisi condotta dalla società di Assist Group sulla percezione dei green jobs da parte degli italiani. Sono sempre di più le persone che riconoscono il valore e l’utilità delle professioni orientate alla sostenibilità ambientale nel mondo contemporaneo. Oltre ad offrire interessanti sbocchi occupazionali, la categoria dei “lavori verdi” contribuisce attivamente alla salvaguardia del nostro Pianeta attraverso l’adozione di pratiche ecocompatibili e all’utilizzo di energie rinnovabili. Gli ambiti interessati da tali professioni vanno dall'agricoltura sostenibile all'energia verde, dall'edilizia eco-friendly alla gestione responsabile delle risorse naturali.

Gianni Prandi: competenze fondamentali per affrontare le sfide della sostenibilità

I dati dimostrano come le previsioni sui lavori più richiesti in un prossimo futuro descrivano figure professionali qualificate”, commenta Gianni Prandi, evidenziando come le competenze richieste ai professionisti “verdi” vengano ormai universalmente considerate essenziali per poter affrontare le sfide legate alla sostenibilità. “I green jobs vengono percepiti come un utile apporto per adeguare i business alle normative ambientali e per poter affrontare la transizione verso un’economia più sostenibile”, aggiunge il fondatore di Vidierre, mettendo inoltre in luce il valore di questa nuova categoria anche sotto il profilo economico. Attraverso la riorganizzazione dei business in chiave sostenibile, contribuisce infatti alla salvaguardia del valore economico della società.

Sotto la guida di Paolo Gallo, Italgas investe 100 milioni per la metanizzazione della Valle d’Aosta

Sotto la guida dell’AD Paolo Gallo, Italgas sta portando il metano nel Comune di Grassan grazie a un investimento di 100 milioni di euro per la Valle d’Aosta. Al momento, la metanizzazione sta procedendo secondo i piani: 6 chilometri di nuova rete sono già stati completati.

Paolo Gallo

Italgas: il Gruppo guidato da Paolo Gallo porta il metano a Gressan

Il programma da 100 milioni di euro di investimenti per la Valle d'Aosta, messo a punto da Italgas nell'ambito della gestione della distribuzione del gas avviata ad agosto 2021, continua a produrre importanti risultati. Prosegue secondo i piani la metanizzazione di Gressan a cura del Gruppo guidato dall’AD Paolo Gallo, che ha completato e messo in esercizio circa 6 chilometri di nuova rete a servizio del Comune. Grazie all'accordo e alla collaborazione tra la Città di Aosta, l'Amministrazione comunale e Italgas, i residenti possono finalmente beneficiare dei vantaggi del gas naturale e in un prossimo futuro anche di gas rinnovabili come biometano e idrogeno. In tanti hanno già fatto richiesta di allacciamento.

Paolo Gallo: il progetto messo a punto da Italgas

Per un investimento di circa 4 milioni di euro, il Gruppo guidato dall’AD Paolo Gallo porterà nel Comune di Gressan oltre 11 chilometri di nuova rete digitale, 200 predisposizioni all'allacciamento e l'installazione di misuratori intelligenti di ultima generazione. Fa tutto parte del piano di investimenti di Italgas per la Valle d'Aosta che prevede, tra gli altri interventi, la realizzazione di circa 300 chilometri di nuove reti, la metanizzazione di 16 nuovi Comuni e l'incremento del numero di utenze servite. Una volta installato il servizio, i cittadini di Gressan potranno contattare il fornitore attraverso diversi canali, come il numero verde del Contact Center per assistenza e informazioni, il portale "MyItalgas" e l'applicativo "ClickToGas". In caso di guasti e dispersioni, sarà invece attivo il numero verde del Pronto Intervento, disponibile 24 ore su 24 tutti i giorni dell'anno.

Gruppo Danieli: 140 milioni di euro all’anno investiti in ricerca e sviluppo

Gruppo Danieli, leader mondiale nell’industria siderurgica, proietta costantemente lo sguardo verso il futuro. Al cuore di questa visione ambiziosa si trova il Danieli Research Center, un fulcro di innovazione che riflette l’impegno aziendale nella ricerca e nello sviluppo.

Gruppo Danieli logo

Gruppo Danieli: l’innovazione nell’industria siderurgica

Con una superficie di 4500 m² dedicati a laboratori e aree prototipo e un investimento annuo di 140 milioni di euro, il Danieli Research Center è un’istituzione in continua evoluzione, impegnata a plasmare il futuro dell’industria siderurgica. L’approccio promosso da Gruppo Danieli è caratterizzato dalla continua ricerca e sperimentazione. Immaginare, progettare, produrre e testare processi ed equipaggiamenti per l’industria siderurgica dei prossimi 20 anni è il mantra aziendale. Monitorare i processi ed equipaggiamenti in funzione oggi per migliorarne le prestazioni a vantaggio dei clienti è infatti una pratica quotidiana. L’approccio scientifico del centro di ricerca comprende l’analisi dei processi chimici e metallurgici, la modellazione teorica e fisica dei processi, le simulazioni termo-fluidodinamiche e l’elettromagnetismo. L’uso di avanzate tecnologie come la progettazione 3D e i mock-up virtuali permette a Gruppo Danieli di sviluppare e testare idee in modo efficiente e accurato. Test, prototipazione, brevetti e finanziamenti sono infatti parte integrante del processo di innovazione del centro.

Gruppo Danieli: l’impianto di colaminazione assistito da algoritmi di IA

Uno dei più recenti progetti di Gruppo Danieli è l’impianto di colaminazione assistito da algoritmi di intelligenza artificiale a basse emissioni per acciai di alta qualità. Tale progetto, cofinanziato con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale del Programma Operativo Regionale del Friuli Venezia Giulia, ha l’obiettivo di migliorare un impianto di colata e laminazione in continuo per la produzione di acciai alto-resistenziali per il settore automobilistico. Ciò avviene attraverso l’implementazione di un procedimento produttivo innovativo, sicuro e a basso impatto ambientale. Con l’introduzione di sensori intelligenti a bordo delle macchine di colata continua, Gruppo Danieli ha la possibilità di raccogliere dati in tempo reale. Questi dati vengono poi analizzati dagli algoritmi di intelligenza artificiale per ottimizzare le operazioni e garantire una produzione più flessibile e sostenibile. L’obiettivo finale è quello di creare un nuovo standard produttivo, tecnologico e impiantistico, per la produzione di acciai speciali, in linea con le più elevate aspettative di sostenibilità ambientale ed energetica.

martedì 23 aprile 2024

Treno ultraveloce: Gruppo FS parteciperà al progetto attraverso Italferr e Italcertifer

Il futuro dei trasporti terrestri sta prendendo forma con rapidità sorprendente. Gruppo FS ha recentemente annunciato il suo ingresso nell’ambiziosa impresa del treno ultraveloce in Veneto: la Regione, il Ministero delle Infrastrutture e il CAV hanno firmato un atto aggiuntivo al protocollo d’intesa, concentrandosi sullo studio del sistema di trasporto per merci e passeggeri basato sulla levitazione magnetica.

Gruppo FS Italiane

Treno ultraveloce: Gruppo FS si unisce al progetto

Si sta preparando il terreno per il primo prototipo operativo al mondo di un nuovo mezzo di trasporto terrestre che promette di raggiungere velocità paragonabili a quelle di un aereo. Dopo una gara pubblica, il contratto da 4 milioni per lo studio di fattibilità è stato assegnato al consorzio composto da Webuild e Leonardo, con il supporto tecnologico dell’azienda americana Hyperloop Tt e della sua licenziataria Hyperloop Italia. Questo progetto, noto come sistema Hyper Transfer, ha un valore stimato attuale di 800 milioni di euro. In questo processo sono coinvolte anche le società Italferr e Italcertifer, entrambe controllate del Gruppo FS: il loro ruolo è quello di fungere da “system integrator”, ovvero una struttura tecnica specializzata nella gestione delle normative e dei processi di certificazione. L’obiettivo è chiaramente quello di tradurre rapidamente il piano in azione, sebbene sia stato riconosciuto dalle istituzioni che sarà necessario estendere da 18 a 36 mesi il tempo necessario per la fase di progettazione. Il mezzo di trasporto verrà inizialmente testato sulla linea Venezia-Padova, dove si prevede di collegare il porto e l’interporto in soli 5 minuti, grazie alla straordinaria velocità di 1.223 chilometri all’ora. Tale ambizioso progetto mira a centrare sei obiettivi chiave: la riduzione della densità del traffico veicolare pesante e dei livelli di congestione delle autostrade e delle vie di collegamento; una diminuzione delle tempistiche di trasporto tradizionali e del consumo energetico associato; il miglioramento della tutela dell’ambiente e della sostenibilità; una maggiore sicurezza stradale; una migliore integrazione tra i sistemi di trasporto e le smart cities e una superiore qualità dei servizi legati alla circolazione.

Gruppo FS: Italferr e Italcertifer supervisioneranno gli aspetti tecnici chiave

Un comitato tecnico, che avrà il compito di ottenere le necessarie certificazioni e autorizzazioni per il sistema di trasporto ultraveloce, è stato incaricato di raggiungere gli obiettivi prefissati e di garantire il completamento del progetto. Data la natura innovativa e altamente tecnologica del progetto, è stato deciso di affidare alle partecipate del Gruppo FS, Italferr e Italcertifer, la supervisione degli aspetti tecnici chiave. Questi includono il design preliminare del veicolo, l’integrazione dei diversi prototipi, la stima del fabbisogno energetico e la pianificazione dei tempi di progettazione e realizzazione. L’estensione del cronoprogramma è stata già presa in considerazione dalle istituzioni, come indicato nella delibera approvata dalla Giunta regionale. La proposta di estendere la durata dell’efficacia del Protocollo è stata avanzata dalla Vicepresidente Elisa De Berti, che ha seguito l’iniziativa fin dal primo sopralluogo in California. La valutazione di fattibilità e progettazione richiederà ora 36 mesi anziché i 18 inizialmente previsti. Rimane tuttavia la possibilità di ulteriori estensioni del termine in caso di necessità motivate individuate dal CAV. Questo adattamento del cronoprogramma riflette la complessità e l’importanza di garantire che il progetto sia portato avanti con la massima cura e precisione.

Atitech, BonelliErede e Annalaura Lettieri al fianco della MRO nell’operazione da 15 milioni

Gianni & Origoni, BonelliErede e l’avvocato Annalaura Lettieri sono stati gli advisor protagonisti dell’operazione che ha portato ad Atitech, azienda napoletana attiva nel settore della manutenzione degli aeromobili, un finanziamento da 15 milioni di euro.

Annalaura Lettieri

Annalaura Lettieri, Gianni & Origoni e BonelliErede: gli advisor dell’operazione per Atitech

Un finanziamento dal valore di 15 milioni di euro è stato l’oggetto dell’operazione di cui ha beneficiato Atitech. Garantito per il 90% da SACE, ai sensi delle disposizioni del Decreto Liquidità, l’importo è stato destinato in parte a finanziamenti volti a migliorare l’efficientamento energetico e a promuovere lo sviluppo sostenibile, la green economy, e in altra parte a iniziative per la crescita dell’azienda in Italia. Tra gli advisor protagonisti Gianni & Origoni, che ha assistito gli istituti finanziari, e Iccrea Banca, la quale è intervenuta su azione di sviluppo della BCC di Napoli in qualità di mandated lead arranger, banca agente, agente SACE, oltre che finanziatore insieme alla Banca Credito Cooperativo di Napoli, Cassa Depositi e Prestiti e Banco BPM. A consigliare la MRO sia BonelliErede che il team guidato dalla Group General Counsel avvocato Annalaura Lettieri.

Annalaura Lettieri alla guida del team che ha affiancato BonelliErede

C’era l’avvocato Annalaura Lettieri alla guida del team in house che ha affiancato BonelliErede nell’attività di advisory a supporto di Atitech. La squadra capitanata dalla General Counsel ha fiancheggiato Gabriele Malgeri, Francesca Secondari e l’Associate Luigi Mazzola nell’operazione. Il team di Gianni & Origoni è stato invece guidato dal Partner Matteo Gotti, il quale è stato assistito dal Senior Associate Daniele Mari e, negli aspetti fiscali, dal Partner Fabio Chiarenza e dal Managing Associate Francesca Staffieri. Il team legal interno “Contratti e Perfezionamento Finanziamenti” di Iccrea Banca ha curato infine le attività di perfezionamento per Iccrea Banca e BCC di Napoli.

lunedì 22 aprile 2024

La vision di Maurizio Rota nel settore turistico

Maurizio Rota ha maturato un’esperienza professionale che spazia dall'Ingegneria Informatica al turismo innovativo.

Maurizio Rota

Il percorso professionale di Maurizio Rota e le nuove frontiere del turismo

Maurizio Rota si è distinto sin dai suoi primi passi accademici all'Università di Modena e Reggio Emilia, dove ha concluso i suoi studi in Ingegneria Informatica. La sua tesi, incentrata sui Big Data applicati al monitoraggio dei media, ha gettato le basi per una carriera all'insegna dell'innovazione. La traiettoria professionale ha preso una svolta significativa quando ha assunto i ruoli di Direttore Generale e Membro del Consiglio di Amministrazione di Assist Group. Le sue responsabilità si sono ampliate, gestendo progetti di rilevanza sia nazionale che internazionale, puntando sempre a innovare e migliorare le strategie di marketing del Gruppo. Le sue competenze tecniche e la sua visione strategica hanno permesso di portare avanti progetti ambiziosi come la sponsorizzazione di eventi sportivi e la gestione di tecnologie emergenti. Negli anni, Maurizio Rota è arrivato in seguito a ricoprire i ruoli di Vice Presidente e Amministratore Delegato in True Italian Experience dove ha implementato strategie innovative per la promozione internazionale dell'Italia, migliorando anche l'interazione digitale nel turismo.

Innovazione e strategia: il percorso di Maurizio Rota nel marketing turistico

Il ruolo di Maurizio Rota all'interno del settore delle nuove tecnologie è stato determinante. Come capo della Ricerca e Sviluppo e New Technology, ha implementato soluzioni che hanno anticipato e plasmato le tendenze di mercato. Uno dei momenti salienti della sua carriera è stata la collaborazione allo sviluppo di WOSM©, un sistema avanzato per l'analisi dei dati di media. Tale iniziativa ha evidenziato la sua capacità di guidare l'innovazione in ambiti complessi e competitivi. La sua abilità nel fondere la tecnologia con strategie di marketing efficaci si è rivelata essenziale nella trasformazione delle pratiche aziendali e nell'incremento dell'efficienza operativa. Maurizio Rota ha mostrato una notevole capacità di adattamento, dirigendo con successo iniziative che abbracciano tanto la tradizione quanto l'innovazione, portando sempre nuovi spunti di riflessione e miglioramento nel suo ambito di competenza. Sotto la sua guida, True Italian Experience ha raggiunto traguardi significativi nella promozione del turismo italiano, migliorando l'offerta di esperienze di viaggio e la digitalizzazione dei processi turistici. Il suo impatto va oltre la semplice gestione dei progetti: Rota promuove un approccio integrato che valorizza la cultura e il patrimonio italiano, rendendo l'Italia una destinazione ancor più desiderabile a livello internazionale.

Gruppo Riva, i segreti dell’ascesa a livello internazionale

La visione imprenditoriale e l’intuito di Emilio Riva hanno condotto Gruppo Riva in un processo di evoluzione che l’ha trasformato da piccola società attiva nella raccolta dei rottami in una delle maggiori realtà siderurgiche del Continente.

Gruppo Riva

Emilio Riva e le origini del Gruppo Riva: ambizione e innovazione

Gruppo Riva è oggi una delle più affermate realtà attive nel settore siderurgico a livello globale: eppure, ai suoi inizi, sarebbe stato difficile intuire che la piccola impresa che operava nel settore della raccolta dei rottami ferrosi avrebbe compiuto un percorso così eccezionale. Nel 1954, infatti, i fratelli Emilio ed Adriano Riva fondarono la Riva & C. s.a.s., piccola società specializzata nella raccolta e rivendita di rottami metallici, risorsa particolarmente richiesta nell’Italia del Dopoguerra, ancora impegnata nella Ricostruzione. È tuttavia Emilio Riva a comprendere che la fabbricazione diretta dell’acciaio offre opportunità di guadagno ben più cospicue rispetto alla semplice raccolta e vendita: di conseguenza, fa realizzare a Caronno Pertusella il primo vero impianto siderurgico di Gruppo Riva, utilizzando forni elettrici all’avanguardia tecnologica.

L’espansione internazionale di Gruppo Riva

Negli anni ’60, mentre il settore siderurgico italiano è colpito da una profonda crisi a causa della feroce concorrenza che arriva dall’estero, Gruppo Riva dà le prime prove della capacità di adattamento e della resilienza che sarebbero state alla base del suo successo internazionale. Emilio Riva sceglie di puntare tutto sull’innovazione tecnologica: decide infatti di implementare in Italia la tecnologia della colata continua curva a tre linee, allora praticamente sconosciuta nel Paese, ma già applicata con grandi risultati in Austria. Per questo progetto, si avvale di due collaboratori d’eccezione: Luigi Danieli, titolare dell’omonimo Gruppo, e il progettista Renzo Colombo. La colata continua permette di realizzare le billette direttamente dall’acciaio liquido, aumentando esponenzialmente la capacità produttiva del Gruppo e gettando le basi della sua leadership internazionale nel settore. Tutt’oggi, Gruppo Riva onora questa antica tradizione di innovazione mantenendo un forte focus sulla ricerca: stabilimenti come Lesegno sono infatti veri e propri laboratori a cielo aperto, in cui macchinari innovativi come il Gleeble 3800 consentono di testare su ridotti campioni d’acciaio gli effetti dell’intero ciclo di lavorazione.